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La falesia del Masone è un’imponente fascia rocciosa strapiombante che emerge massicciamente dai fitti boschi di faggio, nelle immediate vicinanze dell’alpeggio di Masone, a circa 1250 metri di quota. Posta in una posizione panoramica e tranquilla, la falesia se ne è rimasta curiosamente indisturbata fino a tempi recentissimi. Infatti solo nel 1995 su precisa indicazione di un alpinista-cacciatore assiduo frequentatore la zona, il gruppo dei soliti Valsassinesi Andrea Spandri, Pietro Buzzoni, Adriano Selva, Bruno Riva, Ezio Artusi e Giovanni Ganassa, salì alla falesia e iniziò l’esplorazione della parete, cercando di decifrare le possibili sequenze su quella roccia, stupenda ma decisamente ardua da gestire. Dopo parecchi anni e diversi contrasti gravitazionali, che a causa dell’inclinazione della parete, proiettavano ad ogni minimo errore i prodi chiodatori a fluttuare nel vuoto (alla fine ne sono rimasti solo tre), venne regalato al panorama verticale lecchese una tra le più belle e complete falesie di tutto il territorio.
La falesia del Masone è formata da un impressionate muro centrale strapiombante e compatto, che si leva da due fascie di placche grigie verticali, la roccia è tra le più belle della zona, sia sulle placche che sui muri strapiombanti. L’arrampicata è decisamente molto esigente e fisica, con sequenze tecniche spesso difficili ed aleatorie ma di sicura soddisfazione. La chiodatura è ottima su tutte vie, richiede a volte solo un po di decisione.
La favorevole esposizione a sud e la quota rendono la falesia frequentabile tutto l’anno. In inverno risulta ideale la parte inferiore, con il sole presente fino alle ore 16, mentre nella stagione estiva la parte superiore della struttura è in ombra dalle ore 15. La roccia asciuga molto velocemente, e anche dopo lunghi periodi piovosi la parete è subito frequentabile.
Considerate le caratteristiche della falesia e la lunghezza delle vie, che si prestano anche a lunghi concatenamenti, è molto consigliata la corda da 70 metri.
Scheda
Coordinate: G.P.S. N 45°57.332 E 009° 28.377
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Accesso: Dall’ampio parcheggio presso il piazzale della funivia, si prende la strada acciottolata in direzione Piani di Bobbio, dopo circa 20 metri si segue il marcato sentiero che si stacca sulla destra e che subito sale ripido nel bosco. Dopo qualche tornante si ginge presso una baita nel bosco, ore 0.10. Si riprende il sentiero che continua con numerosi tornanti a salire nel bel bosco di faggi, giunti ad un bivio si prende la traccia di destra, (cartlo indicatore), ore 0.15( proseguendo a sinistra si raggiunge di nuovo la strada per i Piani di Bobbio, nei Pressi della baita della “Sciaresa”, accesso breve alla Corna di Bobbio). Si continua ancora sul sentiero che guadagnando quota con numerosi tornanti giunge al prato e alla baita del Masone, ore 0.30. Dalla baita si aggira lo “slavaz” (pozza per l’abbeveraggio del bestiame) antistante e in piano si segue una traccia che si addentra di nuovo nel bosco, e che in breve raggiunge la falesia, ore 0.35 dal parcheggio. Accesso spesso innevato nella stagione invernale. G.P.S. N 45°57.332’ E 009° 28.377’
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1 Adesso sesso (P. Buzzoni, A. Galeazzi 2000)
L1 20m 6c Diedro atletico con passo tecnico in uscita.
2 Valsasnatt (P. Buzzoni, A Spandri 2000)
L1 20m 8a Singolo iniziale e strapiombo di continuità, con uscita o dinamica o tecnicissima.
In origine valutato 7c+ , R.p Gino Notari; successivamente dopo la rottura di un appoggio, indispensabile nella sequenza iniziale il grado è lievitato a 8a, R.p Adriano Selva.
3 Desideri (P. Buzzoni, A. Galeazzi 2000)
L1 20m 7b Strapiombo atletico, placca tecnica e fessurina in uscita.
4 Linea del cielo (P. Buzzoni, A. Galeazzi 2000)
L1 20m 7b+ Placca verticale tecnicissima con singolo in entrata.
5 Emozioni (A. Spandri, A. Selva, P. Buzzoni 1998)
L1 20m 7b Placca verticale tecnica con traverso di decisione.
6 il sovrano di placcolandia (A. Spandri, A. Selva, P. Buzzoni 1998)
L1 25m 6c+ Placca verticale con due singoli, di dita in entrata e tecnico a metà.
7 L’attimo sfuggente (A. Selva, A. Spandri 1998)
L1 25m 6b Fessura facile, poi tratto in placca tecnica, con una sezione chiodata lunga.
8 Kitty (A. Selva, 1998)
L1 25m 6b Difficile singolo in entrata, poi diedrino più facile.
9 The President of Usa (A. Spandri, P. Buzzoni, A. Selva 1998)
L1 25m 6c+ Placca e pilastrino ditosissimo e tecnico.
Bellissima via in classico stile “Masone”. Grado severo e chiodatura che richiede decisione. Il nome della via non è dedicato al famoso capo di stato, ma al meno noto gruppo Punk.
10 La danza dei sospiri (P. Buzzoni, A. Spandri 1998)
L1 25m 7b Muro verticale a microtacche, tecnico e di dita.
11 Simpaty (P. Buzzoni, A. Spandri 1998)
L1 25m 6b+ Muro verticale con uscita sbilanciate e di equilibrio.
12 Lo strano amplesso del panda (A. Spandri, A. Selva, P. Buzzoni, B. Riva 1997)
L1 25m 7b Strapiombo fessurato con singolo di decisione.
13 Cogli l’attimo (P. Buzzoni, 2002)
L1 25m 6c Variante delle precedente, singolo di dita in leggero strapiombo.
14 Green day (A. Spandri, A. Selva, P. Buzzoni, B. Riva 1997)
L1 25m 6c+ Continuità su muro strapiombante.
16 Urlo (P. Buzzoni, G. Nicoli 2000)
L1 32m 7c Continuita in forte strapiombo con due singoli atletici.
17 Vusada (P. Buzzoni, G. Nicoli 2000)
L1 32m 8a+ Muro strapiombante a miscroliste, tecnico e continuo.
Liberata da Adam Ondra a vista.
18 Odissea (P. Buzzoni, A. Spandri 2000)
L1 35m 8a+ Epico viaggio in strapiombo, atletico e continuo.
Due appigli migliorati, R.P Adriano Selva.
19 Graffiti (P. Buzzoni, A. Spandri 2000)
L1 32m ? Supera il grande strapiombo nel mezzo, continui passi estremi di forza pura.
Tre appigli migliorati.
20 Bagdad Cafè (P. Buzzoni, A. Ondra, G. Tantardini, A. Galeazzi 2009)
L1 38m 8b+ Estremo e continuo nella prima parte, poi più tecnico e scalabile sopra, stupendo.
In origine si opercorreva solo la parte superiore della via, raggiungendo il suo inizio con un laborioso traverso. In occasione della sua visita, Adam ci consiglio di collegare la via fino alla base della parete, il risultato è stato decisamente positivo, per la realizzazione di uno dei tiri più belli della falesia.
21 Interdett (A. Spandri, G. Spandri 2000)
L1 18m 7c+ Strapiombo marcato con continui singoli di dita su piccole tacche nette.
Tre appigli migliorati.
22 Masoniamoci (A. Spandri, P. Buzzoni, 1997)
L1 28m 8c+/9a Impressionante strapiombo solcato da una fessurina e successivamente da piccole liste, poi più scalabile.
R.P Adam Ondra, linea perfetta e gradazione severa per il tiro più duro della falesia e non solo.
23 Orango man (A. Spandri 1997)
L1 28m 7b+ Strapiombo atletico, continuità su buone prese.
24 Giochi verticali (A. Spandri, P. Buzzoni, A Selva, B. Riva 1997)
L1 25m 7b+ Strapiombo sbilanciante e uscita tecnica in placca.
25 Diedro del ninjo (B. Riva 1996)
L1 25m 6c Diedro strapiombante.
Tiro poco percorso, roccia buona ma a tratti polverosa, resta a lungo bagnato dopo periodi piovosi.
26 Nostalgia di equilibri lontani (A Galeazzi, P. Buzzoni 2002)
L1 20m 6c Muro leggermente strapiombante, con uscita movimento.
27 Nocillo (A. Spandri, P. Buzzoni, A Selva, B. Riva 1996)
L1 25m 6b+ Placca tecnica con passi di decisione.
Uno dei primi tiri chiodati della falesia, che ci ha convinto a continuare nell’apertura, roccia molto bella.
28 A te per me (A Selva, A. Spandri 1997)
L1 25m 7a Placca tecnica con finale intenso.
E’ fra i tiri più ambiti a Masone, roccia stupenda e arrampicata entusiasmante ma mai certa. Il nome della via è dovuto ad un ironico riferimento alla meno accessibile via Hatu per tu all’Antimedale.
29 Magnetica sensazione (A. Spandri, A Selva, P. Buzzoni, B. Riva 1997)
L1 25m 6b Placca di continuità, con singolo iniziale.
30 Divieto di caccia (A. Spandri, A Selva, P. Buzzoni, B. Riva 1997)
L1 25m 6a Entrata atletica, poi diedro tecnico.
31 Amore a vista (A. Spandri, A Selva, P. Buzzoni, B. Riva 1997)
L1 25m 6c Strapiombo di continuità e placca tecnica.
32 Tendin House (A. Spandri, A Selva, P. Buzzoni, B. Riva 1996)
L1 25m 7c Muro di dita e tetto con un singolo intenso, placca tecnica in uscita.
33 Puffo blu (A. Spandri, A Selva, P. Buzzoni 1996)
L1 30m 6c Strapiombo su concrezioni, placca tecnica e fessura atletica nel finale.
Dalla catena finale della via si può salire alla cengetta sovrastante con sosta attrezzata, per accedere alle vie n°43 e n°44.
34 I giardini di marzo (P. Buzzoni, G. Nicoli 2001)
L2 20m 6a Placca a gocce, tecnica.
È possibile salirla in un'unica lunghezza dalla base, percorrendo inizialmente la via n° 6 o7, allungando le protezioni.
35 Totem (P. Buzzoni, G. Nicoli 2001)
L2 20m 6b Muro verticale a piccole liste
È possibile salirla in un'unica lunghezza dalla base, percorrendo inizialmente la via n° 6 o7, allungando le protezioni.
36 Saggi saggitari (P. Buzzoni, G. Nicoli 2001)
L2 15m 5c Serie di fessure e lame.
37 Fantasia (P. Buzzoni, G. Nicoli 2001)
L2 15m 6c Strapiombo su buone prese, ma con singolo di forza.
Un appiglio migliorato e uno scavato, a causa della completa rottura di una grossa presa in fase di chiodatura.
38 At-trazione fatale (A. Spandri, A. Selva 1998)
L2 15m ? Marcato strapiombo con singolo estremo a metà.
39 Roulette (A. Spandri, A. Selva 1998)
L2 15m 8a+ Continuità su piccole liste, e difficile spostamento centrale sul bombè.
R.P Adriano Selva.
40 Dolcenera (P. Buzzoni, G. Nicoli 1999)
L2 20m 6b+ Larga fessura strapiombante.
Aerea e molto continua, la via si gusta al meglio percorrendo la prima lunghezza di “Selvaggina protetta”e curando di allungare molto le prime protezioni. Attenzione alla lunga calata nel vuoto, corda da 70 metri obbligatoria.
41 Luci e ombre (P. Buzzoni, G. Nicoli 2000)
L2 20m 7b Pilastro aereo, resistenza su tacche, molto continuo con singolo in entrata.
Roccia slendida e arrampicata sostenuta, è possibile percorre la via in un lungo monotiro, percorrendo inizialmente la via n°14 o 15, allungando le protezioni. Attenzione alla lunga calata nel vuoto, corda da 70 metri obbligatoria.
42 Vertigine (P. Buzzoni, G. Nicoli 2000)
L2 15m 7b Obliqua fessura strapiombante, difficile e sbilanciante.
43 Balli proibiti (A. Spandri, P. Buzzoni 1996)
L2 15m 7a Placca tecnica, con intenso singolo di dita.
Si raggiunge percorrendo la via “Puffo blu” e un breve tratto facile dopo la sosta (Fix), raggiungendo una sosta successiva alla base della bella placca chiara.
44 Tocco magico (A. Spandri, P. Buzzoni 1996)
L2 15m 6c Placca tecnica.
Si raggiunge percorrendo la via “Puffo blu” e un breve tratto facile dopo la sosta (Fix), raggiungendo una sosta successiva alla base della bella placca chiara.